Deloitte, la nota azienda inglese di consulenza e revisione, ha recentemente pubblicato uno studio di settore dedicato al mercato al dettaglio (retail) dove indica questo comparto come quello che avrà un’ottima ripresa a partire da quest’anno 2022.
Potete scaricare il report qui 2022 Retail Industry Outlook.
Il report è basato sulle tendenze del mercato Statunitense ma le ragioni che lo rendono alquanto attendibile, lo rendono al tempo stesso valido per il mercato Europeo.
La pandemia ha accelerato molti processi che già erano nell’aria. Uno di questi è ovviamente la digitalizzazione.
Le tecnologie per lavorare in smart-working (lavoro a distanza), per la gestione di ordini, vendite, consegne e fidelizzazione dei clienti erano già in uso da anni. Non tutti le utilizzavano ma ormai nessuno può chiamarsi fuori.
Ora, si tratta di rendersi conto che niente tornerà più come prima del Covid-19 e bisognerà apportare innovazioni ai processi produttivi e commerciali.
Le aziende devono affrontare sfide che non finiranno con la fine della pandemia. Tuttavia, tutto ciò dà luogo a nuove opportunità .
Tutte le imprese ma in questo caso i dettaglianti, devono capire che devono reimpostare le loro organizzazioni sia come datori di lavoro che come imprenditori.
Non basterà più avere personale addetto alla vendita, bisognerà che questo personale sia formato per comprendere le esigenze dei clienti ma anche per l’uso di tecnologie informatiche.
Naturalmente, una delle maggiori sfide è l’assunzione di personale. Il problema, a nostro avviso, non è trovare personale qualificato, bensì strutturarsi aziendalmente per qualificarlo, quindi formarlo e informarlo in modo opportuno.
Tra i dettaglianti intervistati, l’83% ha affermato di dover orientare i propri investimenti nelle attività di reclutamento del personale e fidelizzazione dei clienti, mentre il 70% ha affermato che la carenza di personale, sarà di ostacolo alla crescita del commercio al dettaglio.
Non crediamo affatto che possa mancare personale, se le aziende sono disposte a corrispondere lo stipendio dovuto.
Uno dei punti cruciali che il report di Deloitte considera come necessitante di rimodellamento è la filiera di approvvigionamento. La filiera, ovviamente, coinvolge tutti gli attori, non solo i dettaglianti. Dai produttori di materie prime alla logistica, tutti devono rimodulare i loro processi di gestione e comunicazione.
Certamente, non è più possibile nemmeno nei settori meno avvezzi alla tecnologia evitare l’uso di strumenti digitali, non solo per la gestione delle scorte e gli ordini ma soprattutto per la comunicazione con gli attori della filiera, la tracciabilità , le preferenze dei clienti etc.
La sfida si preannuncia serrata e come sempre chi ne comprenderà le dinamiche e saprà adattarsi sarà tra quelli che ce la faranno.
Nessuna impresa può oggi permettersi di rinunciare alle tecnologie digitali!