Google agevolerà le recensioni da parte dei clienti. Le aziende dovranno quindi monitorare questi processi ed essere pronte a rispondere.
In questo nuovo decennio, appena cominciato, il comportamento degli utenti durante le fasi di ricerca sul motore di Google avrà sempre maggiore importanza. Le aziende dovranno dunque adattare i loro siti e le loro strategie digitali, soprattutto la produzione di contenuti, a questa nuova tendenza. Attenzione, perché rimanere immobili davanti a ciò significa che il vostro sito varrà ben poco. In altre parole, se il vostro sito non produce contenuti che rispondono alle intenzioni di ricerca del vostro pubblico (clienti e potenziali clienti), allora è completamente inutile, è solo un costo ma non avrà alcuna ricaduta pratica sul vostro operato.
Google continuerà a dominare?
Se leggete notizie che riguardano appunto il settore digitale, avrete avuto modo di informarvi sulla lotta serrata in corso tra Google e Amazon. Due giganti, certamente. Se vi state chiedendo come mai Google possa essere minacciata da Amazon, ve lo chiarisco subito. Amazon non è solo un gigante nel settore del commercio online, è anche un gigante nei servizi Cloud, nella pubblicità, nei contenuti digitali, etc., e come tale progetta nuove tipologie di prodotti che sono in diretta concorrenza con Google.
Come Google afferma il suo dominio
I due siti che hanno più accessi al mondo sono Google e YouTube, che come sapete è sempre di Google. Ebbene, questi hanno avuto oltre 108 miliardi di visite nel 2019, vedi Similar Web.
Google continua a dominare la pubblicità online con una quota di mercato del 36,2% e una forte crescita. Google, inoltre, lancia sul mercato nuovi sistemi e strumenti per facilitare gli inserzionisti , come ad esempio il formato Masthead di YouTube per TV.
La spinta pubblicitaria fa leva sul fatto che circa la metà delle ricerche di Google rimangono nelle proprietà di Google. In altre parole, circa la metà delle persone che cercano cose su Google trova quello che cerca all’interno di Google stesso, come le inserzioni di Google My Business (GMB), di YouTube, di Google Maps e di altri strumenti Google. Google sta capitalizzando queste ricerche a zero clic facendo un lavoro ancora migliore, monetizzando il valore del suo universo, una tendenza che continuerà nel 2020. La sfida per le aziende è capire come sfruttare il valore della loro presenza nel mondo Google, ad esempio capitalizzando i prodotti Google Ads e investendo di più nei servizi GMB (Google My Business). Non sorvolate su questo. Forse vale la pena di creare la vostra immagine aziendale facendo ricorso a questi strumenti.
Google My Business Premium
Lo scorso anno Google ha dichiarato che avrebbe fatto pagare le inserzioni di Google My Business alle aziende. In realtà, ciò che vedremo è che Google attiverà dei servizi Premium su Google My Business, quindi, non farà pagare la pagina GMB ma aggiungerà dei servizi a pagamento. Questi servizi prevederanno assistenza e anche integrazione tra la pagina aziendale GMB e YouTube. Capite cosa sta facendo Google? Sta iniziando a monetizzare l’ecosistema formato da Google e YouTube. Come vi sarete accorti, infatti, YouTube ha già delle funzioni a pagamento.
Attenzione alle tattiche sporche
Come in ogni cosa della vita, c’è purtroppo chi bara ma questa è una pratica altamente controproducente sempre e in ogni caso, anche con Google.
Alcune attività commerciali locali hanno cominciato ad inviare spam alle pagine my business di Google creando inserzioni false, usando la tecnica di riempire le loro pagine con parole chiave (keyword stuffing) e pagando per recensioni false, positive per le loro aziende e negative per le aziende concorrenti. Per combattere questo fenomeno – che potremmo definire malavitoso – Google impiega le sue risorse e riesce a bloccarne molti. Se venite scoperti per l’uso di una di queste tattiche scorrette, Google vi oscura dal suo motore di ricerca e siete belli che fregati. Inoltre, potreste ovviamente essere chiamati a risponderne legalmente.
Purtroppo, però, di questi giocatori sporchi ce ne sono tantissimi e Google stesso sa che questa è una battaglia che potrebbe perdere. Tanti saranno individuati e puniti ma tanti altri la faranno franca. Quindi, fate sempre molta attenzione e non fidatevi di sedicenti aziende che promettono mari e monti.
Ricordate un principio sano: se una cosa costa troppo poco, allora è sicuramente una truffa!
Le aziende rispettabili, come chi ci segue, continueranno ovviamente a pubblicare informazioni attendibili e veritiere.
Google, YouTube e Facebook amplificatori di recensioni
Google, YouTube e Facebook diventano amplificatori di recensioni da parte degli utenti. Come detto, Google e YouTube sono i siti più popolari al mondo e, indovinate un po’, il terzo è chiaramente Facebook.
Le recensioni dei clienti lasciate su questi 3 siti, infatti, ottengono molta attenzione da parte degli utenti. Nel caso di Google, le recensioni dei clienti influenzano anche la visibilità della ricerca di un’azienda. Nel frattempo, siti come Yelp stanno diventando meno influenti. Non è che non contano più, semplicemente non hanno più lo stesso peso.
Perciò, diventa importante per le aziende prestare una certa cura nel rispondere ai loro clienti quando questi pongono domande o recensioni su questi siti.
Le aziende in grado di monitorare e rispondere correttamente a tali recensioni miglioreranno l’esperienza dei loro clienti online, acquisiranno input preziosi per migliorare le loro operazioni e il loro posizionamento nelle ricerche.
Tuttavia, per monitorare tutto questo e ricavarne informazioni utili, sarà necessario procedere con una corretta analisi dei dati, effettuata con gli strumenti giusti da professionisti che sanno quello che fanno. No, questo non è un servizio che potete trovare a basso prezzo. O meglio, se sondate la rete, troverete molti che vi promettono la massima efficienza per poche centinaia di Euro, il risultato sarà a dir poco disastroso!