SEO e Produzione di Contenuti

SEO e Contenuti sono talmente legati tra loro da essere ormai diventati un’eguaglianza, SEO = CONTENUTI.

Il detto più comune tra gli esperti al giorno d’oggi è che i Contenuti sono il nuovo SEO.

Meno tecnicismi dunque e più focus verso la creazione di contenuti.

I contenuti sono sempre intesi, ovviamente, quale testi, immagini statiche e video.

Alcuni dati interessanti.

Il 90% delle informazioni presenti oggi sul web è stato generato negli ultimi 2 anni. Pazzesco vero?

Il ruolo dei social network in tutto ciò è stato determinante. I motori di ricerca, incluso Google, si sono dovuti adattare a questo fenomeno.

La gente usa Facebook, Instagram, Twitter, LInkedIn e altri social media anche di minore importanza per scambiare notizie, pubblicare articoli, condividere informazioni etc.

Certo, molti di questi contenuti sono quelle che chiamiamo fake news, o comunque informazioni di bassa qualità, notizie diffuse da complottisti, da persone ignoranti che si improvvisano esperti per aver letto un post sul web scritto da chi ne sa meno di loro.

Tuttavia, questo è un altro fenomeno e non lo analizziamo in questa sede.

La cosa preoccupante, ma anche questo è un fenomeno che non appartiene agli argomenti qui trattati, è quando queste notizie di infimo ordine sono prodotte e diffuse da rappresentanti delle istituzioni. Cioè? Intendi dire da politici e da chi ha incarichi di governo? Sì, proprio così!!

Attenzione! Il fatto che si vincano elezioni sparando ca…volate, non significa che essere così  superficiali e ahem… poco informati porti risultati nel Digital Marketing, tutto il contrario!

Okay, abbiamo fatto una digressione, ora torniamo a noi.

Evoluzione degli algoritmi di ricerca.

I motori di ricerca si sono dunque adattati per soddisfare le esigenze degli utenti e fornire informazioni corrispondenti alle intenzioni di ricerca degli utenti stessi. In altre parole, quando un utente compie una ricerca su Google, l’algoritmo deve tirare fuori informazioni che corrispondano, che siano rilevanti e coerenti. Senza di ciò, il motore di ricerca non avrebbe senso di esistere.

Ricordate che il web è una continua lotta per la spartizione e l’accaparramento del traffico. Più utenti ho, più sono alte le mie possibilità di guadagno.

Mito e Realtà.

Come in tutte le cose, le fake news, o i miti, circolano abbondanti anche per quanto riguarda le tecniche di Digital Marketing e quindi anche il SEO – il quale è a tutti gli effetti una parte importante del Digital Marketing.

Il mito vuole che si seguano questi comportamenti – che non dovete seguire affatto!

Concentratevi su una singola parola chiave e usate bene solo quella – NO! Non fatelo!

Create contenuti con lo scopo di ottimizzare il SEO – NO! Le cose non stanno proprio così!

Più link ottenete da altri siti meglio è per il vostro SEO – NO! Alcuni link possono essere perfino nocivi!

La realtà invece ci dice che:

  1. Il 70% delle ricerche, e quindi del traffico organico (quello non a pagamento), proviene dalle c.d. LONG TAIL KEYWORDS, vale a dire dalle “parole chiave dalla coda lunga”
  2. Dovete creare contenuti di qualità che siano rilevanti e aggiungano valore per il vostro pubblico.
  3. Solo i link provenienti da siti di qualità, non link originati da siti fasulli e di bassa qualità, aiutano i vostri contenuti a classificarsi meglio nei motori di ricerca.

Le parole chiave dalla coda lunga.

Ricordiamo cosa sono le LONG TAIL KEYWORDS. Sono quelle frasi di almeno tre o quattro parole molto specifiche. Ogni volta che un utente digita una frase molto specifica, il motore risponde esattamente in quel modo.

Esempio: la parola “pizza” è una parola chiave generica, molto competitiva poiché richiede investimenti enormi per classificarsi ai primi posti, visto che è utilizzata da grandi gruppi e colossi del settore che spendono cifre considerevoli per il marketing, mentre “pizza quartiere prati roma” è una parola chiave a coda lunga che mi permette di classificarmi bene, in prima pagina, se il sito della mia pizzeria di Roma nel quartiere Prati è ben ottimizzato.

Il percorso dell’utente.

Quanto appena detto è ben spiegato dall’analisi del tragitto, o percorso, che l’utente compie quando ricerca qualcosa su Internet.

Questo percorso può essere così schematizzato.

  • Il consumatore viene a conoscenza di un prodotto (anche andandolo a ricercare).
  • Il consumatore cerca informazioni su quel prodotto prima di acquistarlo.
  • Il consumatore valuta alternative al prodotto (caratteristiche, prezzi, etc.).
  • Il consumatore prende la sua decisione di acquisto.

È importante anche considerare la fase del dopo acquisto, quando il consumatore rilascia una recensione sul suo grado di soddisfazione. Questo può farlo direttamente nel sito del venditore, in un social media o in una piattaforma apposita per raccogliere recensioni.

Ciò che è importante è che la sua soddisfazione condiziona favorevolmente o meno altri consumatori.

I vecchi tempi sono ormai passati.

Fino ad alcuni anni fa, potevate mettere in piedi un sito orribile, con contenuti mediocri, inserire alcuni link interni e ottenere alcuni link esterni anche da siti di pessima qualità e magari potevate anche classificarvi ai primi posti di Google. Alcuni “inventavano siti” che poi rimanevano contenitori vuoti o con pochi articoli di pessima fattura o perfino copiati, tanto per creare link al proprio sito. Quei tempi sono andati e non torneranno più. Inoltre, queste tecniche sono ora penalizzate da Google, Bing e i loro fratelli.

Ora dovete produrre un sito che dia risalto ai contenuti, i quali devono essere di alta qualità, ancora meglio se eccellenti. Il sito deve essere perfettamente leggibile da qualunque dispositivo da tavolo e mobile, deve essere in regola con la disciplina sulla privacy (GDPR), deve contenere link che non siano informativi e non truffaldini.

Soprattutto, dovete produrre contenuti che siano interessanti per il tipo di pubblico cui vi rivolgete.

Questo grafico spiega bene in cosa deve consistere il tipo di contenuti che pubblicate

SEO E CONTENUTI

Originalità dei contenuti

I contenuti sono originali quando sono creati in modo apposito e non scopiazzati o (non fatelo mai!) copiati e incollati da altri siti. Benché “curare contenuti” sia anch’essa una buona tecnica, e abbia anche una buona resa dal punto di vista del SEO se fatto bene, non affrontiamo qui ora questa pratica. Curare contenuti significa aggregare informazioni pubblicate da altri su un preciso progetto, e non è una pratica da esercitarsi pedissequamente.

Pertanto, producete contenuti “nuovi” e interessanti per il vostro pubblico. Quando scrivete un articolo, producete immagini, foto o video, fatelo pensando a chi ne usufruirà, ottimizzate il tutto per chi ne usufruirà, non curatevi del SEO.

Rilevanza dei contenuti.

È necessario che i contenuti siano significativi, dicano qualcosa di importante e di considerevole per il tipo di persone per i quali li producete.

Se il vostro sito è improntato sui servizi di consulenza alle imprese, dite cose che le imprese possano utilizzare e che utilizzando conseguano risultati pratici apprezzabili e quantificabili. Quando coloro che sono interessati nel ricercare certi tipi di servizi, digiteranno determinati parole chiave, ad esempio “come creare un business plan” oppure “consulenza marketing settore alimentare” troveranno i vostri contenuti – chiaramente se il vostro sito e i vostri contenuti sono altamente informativi, avete sempre la possibilità di consultare un esperto di SEO per eventuali aspetti tecnici se del caso.

Qualità dei contenuti.

Se sono un costruttore di auto e dico che l’auto X percorre 25 Km con un litro di carburante e ciò corrisponde al vero, allora ho massimizzato il concetto della qualità.

Se i clienti riscontreranno quanto dichiarato, la mia auto sarà percepita come un prodotto dalle buone prestazioni e quindi di qualità.

Scrivete cose che risolvono problemi pratici delle persone e che possano essere validate.

Se dico che l’auto Y fa 5 Km con un litro di benzina ma l’auto in questione è una Ferrari, il mio prodotto non sarà percepito di scarsa qualità. Chiunque sa che per ottenere determinate prestazioni come quelle della Ferrari, è necessario sacrificare l’economicità. La Ferrari si rivolge a un certo tipo di clientela, che non ha certamente il problema di risparmiare sul carburante. E dichiarando quanto effettivamente consuma, sono perfettamente in linea con i requisiti di qualità.

Dunque, la pretesa e la realtà dei vostri contenuti devono collimare e devono essere prodotti per un certo tipo di pubblico, quello che avete determinato quale vostro uditorio per eccellenza in base al tipo di prodotto che proponete.

La produzione di contenuti non è cosa semplice.

Non voglio dire che è necessario essere intellettualmente superdotati e avere chissà quali titoli e riconoscimenti per produrre contenuti di buona qualità con ottimi risultati.

Voglio semplicemente dire che è una pratica che richiede tempo, attenzione, capacità di focalizzarsi sulle necessità del pubblico di riferimento e soddisfarle.

Potenzialmente tutti possiamo farlo.

Tuttavia, se all’interno della vostra organizzazione non esiste nessuno in grado di farlo, soprattutto per ovvi motivi di tempo, allora non cimentatevi nella pubblicazione di informazioni di basso livello. Ne avreste solo da rammaricarvi e potrebbe andarne della buona reputazione della vostra azienda.

A quel punto, rivolgetevi a dei professionisti, gente seria che sappia guidarvi proponendovi quali tipi di contenuti sono necessari per il vostro modello di comunicazione aziendale.

Qui non parliamo solo di testi, che sono importantissimi, ma anche di foto, grafici e filmati.

Per una consulenza SEO sul vostro sito, o se necessitate di produrre specifici contenuti per la vostra attività, non esitate a contattarci senza impegno a questa pagina del sito RP Consulting, sapremo sicuramente rispondere alle vostre esigenze.

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