John Mueller di Google: SEO per BERT

John Mueller risponde su come ottimizzare un sito per la nuova modifica introdotta da Google al suo algoritmo e chiamata BERT, di cui ci siamo occupati circa 2 mesi fa.

La sua risposta breve alle preoccupazioni espresse da alcuni utenti è: “Non c’è bisogno di fare nulla!

Cosa è BERT?

Come già detto, abbiamo pubblicato un articolo su questo nuovo algoritmo di Google nel novembre 2019. Ma ritorniamo sull’argomento.

L’algoritmo BERT è costruito per consentire a Google di comprendere il testo. Quindi, anziché analizzare il testo nel senso della corrispondenza delle parole chiave, BERT aiuta Google a comprendere gli argomenti e i concetti alla base di frasi, paragrafi e query di ricerca.

Cosa significa?

Quando un utente digita una ricerca su Google (query), BERT cerca di capire l’intenzione dell’utente e di conseguenza cerca di capire quali pagine (contenuti dei siti web) rispondono meglio alle informazioni che l’utente va ricercando. Per fare ciò deve dunque interpretare nella maniera più corretta possibile tanto il testo digitato dall’utente, quanto il testo contenuto nella pagina del sito.

Quindi è un po’ come capire la differenza tra parole corrispondenti a certe parole chiave e significato delle parole. BERT si occupa del significato delle parole, non agisce sulle parole chiave.

Il post sul blog di Google

Google ha pubblicato un post sul suo blog lo scorso ottobre. Potete consultarlo, in lingua inglese, a questo link.

Anche Danny Sullivan, dello staff di Google, risponde ad un utente via Twitter puntualizzando che non c’è proprio nulla da fare in termini di SEO.

https://twitter.com/dannysullivan/status/1188689288915050498?ref_src=twsrc%5Etfw

Le precisazioni di Mueller

John Mueller, più specificamente sollecitato sulla questione, risponde…

Cosa ci dici su BERT? Cosa fare per il SEO in base all’algoritmo BERT?

JM: Una cosa buona da fare è dare uno sguardo al post sul blog dove abbiamo dato indicazioni circa BERT. (Il post di cui sopra, ndr). In particolare, ciò che stiamo cercando di fare con questi algoritmi è capire meglio il testo. Il che da un lato significa una migliore comprensione delle domande, quindi delle query di ricerca degli utenti. E allo stesso tempo capire meglio il testo contenuto su una pagina. In realtà, le query – le parole che gli utenti digitano quando compiono una ricerca su Google – non possono essere influenzate, quindi non è che si possa fare tanto dal punto di vista del SEO.

Mueller quindi prosegue dando alcuni consigli.

Il testo sulla pagina è qualcosa su cui puoi agire. La nostra raccomandazione è essenzialmente quella di scrivere in modo naturale. Questi algoritmi cercano di capire il testo e quali argomenti tratta questa pagina. Quali attributi speciali abbiamo bisogno di comprendere per abbinare meglio la query, quindi l’intenzione espressa nella ricerca da un utente, con il contenuto della pagina. Perciò, se c’è qualcosa che puoi fare per ottimizzare per BERT, è assicurarti che le tue pagine, quindi i tuoi contenuti, presentino del testo scritto in modo naturale.

In altre parole, Mueller dice che quando produciamo contenuti sul nostro sito, dobbiamo produrli avendo in mente il lettore e non gli algoritmi di Google. Questa è una raccomandazione che Google ha sempre dato. Bisogna scrivere in modo che il pubblico a cui è diretto il testo comprenda in modo immediato.

Non riempite la pagina di parole chiave!

Ma Mueller, infine, dice una cosa – anche questa ripetuta più volte – che è molto significativa.

E’ necessario scrivere come se chiunque (essere umano e non algoritmo) fosse in grado di capire. Non riempite i contenuti di parole chiave ma scrivete nel modo più naturale possibile.

Tirando le somme

Google ha sempre precisato che il suo scopo è premiare i contenuti di valore. La qualità del contenuto di una pagina non è data dalla sua veste grafica ma da quello che esprime, ovvero, se ciò che dice è di valore per gli utenti. Questo non significa che l’ottimizzazione, quindi il SEO, non ha più senso, significa invece che bisogna tenere conto di produrre contenuti (testi e immagini) che rispondano alle esigenze degli utenti.

Se il mio pubblico è composto da piccole e medie imprese, e scrivo di come fare buon uso della tecnologia dell’informazione e della comunicazione, i miei lettori sono interessati a risposte puntuali, esaurienti e pratiche. Userò dunque uno stile di scrittura molto chiaro e senza fronzoli, non mi dilungherò in discorsi inutili e ripetitivi. Soprattutto, non tesserò le lodi delle mie capacità, chi è la mia azienda, quanto siamo bravi etc. Parlerò ai miei lettori di come risolvere i loro problemi, perché è questo ciò a cui sono interessati, non a me!

Parlate al vosto pubblico – o ai vostri potenziali clienti se preferite – delle cose pratiche che hanno bisogno di conoscere per risolvere i loro problemi, non annoiateli con lunghi discorsi su di voi, non ne hanno alcun interesse!

Il SEO è basato su 3 principi fondamentali infatti: contenuti, esperienza utente, link.

Bonus

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