Il 30 e il 31 Maggio di quest’anno si è tenuta l’ottava edizione del Netcomm Forum a Milano, la rassegna sull’e-commerce in Italia.
I dati sono confortanti, i primi 4 mesi del 2018 hanno infatti fatto registrare un +15% sul 2017 con un trend dei consumi al dettaglio che passa dal 5.6% al 6.5%
Il traffico mobile.
Inutile dire che anche in Italia come nel resto del mondo, il traffico dati è ormai di gran lunga sui dispositivi mobili rispetto a quello generato sui tradizionali PC da tavolo e notebook. Le stime indicano che in questo 2018 un terzo degli acquisti online avverrà su smartphone e tablet. Vi sono dei casi — per alcuni tipi di prodotti e di servizi — in cui questa incidenza supera i due terzi.
I dati presentati da Netcomm.
Roberto Liscia, presidente di Netcomm, ha presentato i dati in possesso, ricavati dalla sua organizzazione e da altre società americane che operano nel settore della ricerca sul fenomeno dell’economia digitale.
Il numero di persone che acquistano online è passato da 1,66 miliardi nel 2016 a circa 2 miliardi nei primi mesi di quest’anno, la previsione è che nel 2022 saranno ben oltre i 2,5 miliardi.
Le vendite online nel mondo hanno superato i 2.300 miliardi di dollari nel 2017 e si attende un valore delle transazioni oltre i 2.800 miliardi di dollari per la fine del 2018, con una crescita del 23%
Un enorme mercato globale.
I trend indicano che entro il 2021 avremo vendite online per circa 4.800 miliardi di dollari con un tasso di vendite del 18% sugli acquisti totali, il che lascia immaginare un ingente flusso di capitali verso questo settore.
Con circa 700 miliardi di dollari, la Cina è il primo paese al mondo per volume di acquisti online, seguito da USA, 438 miliardi di dollari e Regno Unito, 196 miliardi.
Siamo nell’era di quello che gli americani chiamano onlife consumer, ovvero il consumatore che vive costantemente connesso alla rete.
I vari dettaglianti che vorranno investire nel loro negozio online dovranno però tenere conto, fra varie e tante altre cose, di integrare la parte digitale con il mondo fisico, soprattutto quando si tratta di vendere beni materiali e non servizi.
Le cifre in Italia.
Il tasso di crescita stimato entro la fine dell’anno per la vendita di prodotti online è pari al 25% mentre per i servizi è prevista una crescita del 6%.
Gli importi che illustriamo qui di seguito sono stimati in Euro.
Il settore dell’elettronica e dell’informatica guadagna un 18% con un giro d’affari di 4,6 miliardi.
Il settore Food (cibo e bevande in generale) aumenta da 0,83 a 1,1 miliardi, +34%
L’abbigliamento passa da 2,4 miliardi nel 2017 a 3 miliardi nel 2018, +21%
Il mercato dell’editoria guadagna un 25% con un fatturato di 1 miliardo
Prodotti di bellezza registrano un +29% per un fatturato di 430 milioni
Arredamento: 1,26 mliardi +44%
Auto e Ricambi: 610 milioni + 26%
Turismo e Trasporti con 9,7 miliardi e Assicurazioni oltre 1,3 miliardi crescono del 5%
I motivi per cui la gente acquista online.
Una ricerca demoscopia, eseguita nei maggiori Paesi Europei, ha individuato la ragione principale per cui i consumatori acquistano online, in mezzo a tutta una serie di motivi che rendono conveniente questo genere di comportamento.
La ragione prevalente in Italia appare essere la convenienza economica. Il 49% del campione, la fetta più grande fra gli intervistati, sceglie di comprare online perché trova i prodotti meno cari.
Nel Regno Unito, dove il commercio online è molto sviluppato e ormai consolidato da parecchi anni, il 48% del campione indica la comodità come ragione prevalente.
In Germania e in Francia, paesi in cui l’e-commerce è tuttora ad uno stadio di sviluppo intermedio, la ragione principale risulta essere la scelta, ovvero un più vasto assortimento di prodotti (24%).
Le opportunità.
Decisamente i numeri sopra riportati fanno ben sperare e sicuramente ci parlano di nuove opportunità. Non è un mistero, almeno per gli addetti ai lavori, che le cosiddette Bigh Tech Companies, cioè le maggiori imprese del settore informatico — come la Apple, Amazon, Samsung, etc. — hanno avuto un notevole balzo in avanti anche grazie all’e-commerce. Nello scorso 2017 queste hanno fatturato circa 650 miliardi di dollari e hanno occupato le prime 5 posizioni del mercato azionario.
Tuttavia, vi sono parecchie questioni organizzative e tecniche da prendere in considerazione prima di affacciarsi nel mercato online. Bisogna anzitutto usare gli strumenti giusti ed è per questo che esistono i professionisti, per guidarvi nel processo di implementazione delle giuste tecnologie sulla scorta di un progetto che sia adatto alle vostre esigenze e scalabile.
Negli ultimi circa 20 anni ci siamo occupati di molti di questi progetti, saremmo perciò ben contenti di condividere con voi un po’ della nostra esperienza.