Scienziati dell’Università Purdue, West Lafayette, Indiana, USA, stanno studiando un nuovo metodo per rintracciare contaminazioni di E. Coli O157:H7 nel cibo.
Il metodo consiste nell’identificare dei particolari batteri che si illuminano al buio.
I ricercatori del dipartimento di Scienze Alimentari della Purdue University, hanno messo a punto un batteriofago chiamato NanoLuc che produce un enzima che in caso di contaminazione da E. Coli O157:H7 emette luce. Ciò permette una rapida individuazione dei cibi contaminati, risparmiando tempo e garantendo una maggior sicurezza anche in termini della segregazione delle derrate e delle produzioni contaminate.
Bruce Applegate, uno dei professori incaricati della ricerca, sostiene che bisogna semplicemente aggiungere il batteriofago durante il normale processo di analisi ed è quindi possibile rintracciare fino a 4 batteri nel giro di otto ore, con costi decisamente più bassi dei sistemi attualmente impiegati.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito dell’Università a questo indirizzo, clicca per accedere
Mentre sul sito di Nature sono stati pubblicati i risultati della ricerca a questo link, clicca per accedere