C’è un vecchio acronimo inglese che gira fin dagli anni ’30 del secolo scorso: TANSTAAFL e sta per “There ain’t no such thing as a free lunch” ovvero, “Non esistono pasti gratuiti”
L’acronimo e la frase di cui sopra sono stati coniati negli Stati Uniti, dove in alcuni bar era in uso una pratica apparentemente inusuale: si servivano pasti gratuiti facendo pagare molto le bevande. Gli avventori erano disposti a pagare di più le bevande, e magari a bere anche di più, approfittando di ottenere il pasto gratis. In realtà, non era gratis affatto!
Su Internet siamo abituati a fare ricorso a vari servizi gratuiti, o apparentemente tali.
Senza ombra di dubbio abbiamo a disposizione molte risorse, anche molto utili, per le quali non paghiamo niente. I social sono gratuiti, anche certe piattaforme di blogging lo sono, o almeno una parte dei loro servizi lo è, così come certe piattaforme per l’immagazzinamento e scambio di dati, programmi di grafica, buona parte dell’informazione anche di una certa autorevolezza etc.
Insomma, il web è una grande risorsa a cui attingere, in molti casi senza spendere un soldo. Continuerà ad essere così?
Forse la domanda è mal posta.
Ritorniamo all’inizio. Non ci sono pasti gratuiti. Quello che non si paga in un modo lo si paga nell’altro.
Pertanto forse la domanda giusta è “Cosa posso fare con le risorse gratuite che trovo suInternet?”
Possiamo fare tanto! Possiamo pubblicare un blog e mettere in giro le nostre opinioni, opere d’arte di nostra creazione, foto, poesie, romanzi e saggi.
Possiamo usare piattaforme come eBay per vendere oggetti – in effetti bisogna pagare una tariffa sulla vendita, ovviamente, ma aprire un account è gratuito.
Ancora, possiamo usare YouTube per caricare i nostri filmati o la musica che produciamo, e ovviamente divulgarle ancora gratuitamente tramite i social media.
Sì, possiamo fare molte cose con le applicazioni gratuite fornite sul web.
Chiaramente, dobbiamo sottostare alla pubblicità. Quasi sempre, infatti, le piattaforme con account gratuiti monetizzano con la pubblicità, quindi il nostro blog, video, etc., includerà campagne pubblicitarie di vario tipo a seconda del target, cioè dell’utente che visualizza ma questo è un discorso molto lungo e non lo affrontiamo in questa sede.
È però giunto il momento di affinare la domanda, perché noi dobbiamo pensare come impresa non come privati che usano la rete per scopi non professionali.
Questo blog è dedicato al mondo dell’impresa; è pertanto naturale che il nostro scopo èoffrire soluzioni per gli imprenditori.
Perciò, la domanda ora diventa:
Come posso utilizzare le risorse gratuite di Internet in modo professionale?
Qui si apre uno scenario del tutto nuovo.
In realtà, le risorse gratuite per uso professionale, quindi per l’impresa, sono pressoché zero.
Certo, esistono molti servizi gratuiti che si possono utilizzare in una fase iniziale, o progettuale, o per testare se quella risorsa è adatta o meno; tuttavia, devo fare i conti con alcune lacune non indifferenti. A parte sorbirmi la pubblicità, che in certi casi può essere non elegante per i contenuti di un’impresa, si presentano una serie di problemi altrettanto delicati che denunciano una evidente mancanza di professionalità.
Ad esempio, un blog aziendale non può avere come indirizzo url lamiaaziendafantastica.wordpress.com ma invece dovrebbe essere lamiaaziendafantastica.com. A questo riguardo, optate per Blogger di Google, che seppure meno ricco di funzioni della piattaforma di WordPress.com è gratuito e vi dà la possibilità di usare il vostro dominio gratis. Ecco un esempio di servizio gratuito che tutto sommato può essere usato anche dall’impresa.
Se poi voglio controllare i miei contenuti, voglio ottimizzare il layout del sito e inserire gli annunci che voglio per monetizzare il mio blog aziendale come meglio credo, allora devo spendere e acquistare un piano di Hosting o fare un upgrade per un piano a pagamento su WordPress.com
Per il resto, dunque, i servizi delle varie piattaforme, prevedono quasi sempre – non tutte! – dei piani gratis e dei piani a pagamento. Manco a dirlo! Per l’impresa, scegliete quelli a pagamento. Ne avrete tutti i vantaggi, dalle maggiori funzionalità, che sono quelle che vi servono per uso professionale, alla possibilità di operare personalizzazioni fino all’uso – non tutte le piattaforme lo concedono – della versione white label, cioè quella dove il nome del produttore sparisce del tutto.
Quindi Internet costa!
Certo! Ricordatevi, non esistono pasti gratuiti. Non usate servizi gratuiti in quanto impresa, perché avete delle limitazioni – quindi non massimizzate l’efficienza – e non producete certo un beneficio per la vostra immagine.
Oltre questo, dovete anche fare i conti con quanto realizzate, ovvero con i contenuti che inserite in un blog, in un servizio di foto, in un video, in una pubblicità etc.
Date retta, fate agire i professionisti. Rivolgetevi ad esperti del settore. Se fate da soli spendete solo tempo – che poi significa denaro – e oltre non trarne risultato, arrecate un danno alla vostra immagine aziendale.
Tutti parlano di digital marketing come se ognuno potesse dire la sua ed essere un intenditore. In realtà parliamo di un settore complicatissimo, dove vi sono varie figure e varie specializzazioni. Se lanciate una campagna pubblicitaria fai da te, ad esempio, 99 volte su 100 avete solo buttato soldi!
Ma ecco la buona notizia!!
La buona notizia è però questa: Internet è il Mezzo di Comunicazione oggi, costa molto meno della carta stampata, della radio e della TV e – se usato opportunamente – produce risultati molto più soddisfacenti, non tanto perché raggiunge un pubblico più vasto ma perché raggiunge il vostro pubblico! I clienti che vanno cercando i vostri prodotti e i vostri servizi.